1 NOZIONI DI OMEOPATIA

NOZIONI DOTTRINALI E GENERALI DI OMEOPATIA
OMEOPATIA QUALE MEDICINA ENERGETICA
MALETTIE CRONICHE E MIASMI
ASPETTI DOTTRINALI E PRATICI DI PRESCRIZIONE

BREVI CENNI DI DOTTRINA OMEOPATICA E PENSIERO HAHNEMANNIANO (Dott. Stefano Ciappi)

***

Nell’anno 1810 C.F. Samuel Hahnemann, medico sassone nato nel 1755, diede alle stampe la prima stesura del suo “Organon della Scienza Medica Razionale” (divenuto successivamente “Organon dell’Arte di Guarire”), entrando a pieno titolo nella storia della medicina quale Fondatore dell’Omeopatia.

Agli  inizi  della sua carriera , il giovane  Dott. Hahnemann  praticò la medicina tradizionale con serietà e dedizione, tanto da divenire un professionista molto stimato ed apprezzato; purtroppo un numero frustrante di insuccessi e soprattutto la morte di un figlio, lo indussero a lasciare la pratica dell’attività  medica per dedicarsi ad altri studi.

Dotato  di  grande cultura e  conoscitore di svariate lingue,  per anni si occupò con successo della traduzione, sia di opere classiche, sia di testi di medicina.

Intorno al 1790 , mentre stava traducendo in lingua tedesca alcuni scritti del Dott. W. Cullen,  il suo spiccato spirito critico e la sua grande capacità di osservazione lo portarono a cogliere un’apparente contraddizione presente in uno dei testi del medico inglese.

Cullen descriveva come spesso nei lavoratori della radice della china (Chincona Officinalis), utilizzata per ricavare il chinino, noto ed usato febbrifugo, comparissero quadri clinici di febbre intermittente in tutto simili a quelli della malaria.

Profondamente colpito da tale similitudine di effetti , Hahnemann  ebbe l’idea di verificarli  su se stesso  e cominciò ad assumere 4 dracme di chinino, due volte al di, per vari giorni: puntualmente , dopo qualche assunzione, comparvero i disturbi di tipo malarico che egli ben conosceva essendone stato affetto.

La padronanza dei concetti fondamentali dell’opera di Ippocrate, per cui Hahnemann aveva un avera venerazione, la conoscenza del rigore scientifico e della modernita’ di pensiero del medico Albrecht von Haller (che per primo ebbe l’idea di sperimentare i medicinali sull’individuo sano prima di utilizzarli sul malato), associati all’inquietudine provocata dal testo del Cullen, portarono il futuro Maestro a condurre una serie di sperimentazioni utilizzando molteplici sostanze medicamentose, spesso tossiche, come i sali di mercurio, per verificare se le teorie che si stavano delineando nella sua mente avessero un fondamento.

Hahnemann  riteneva  infatti che un aspetto curativo dei medicamenti consistesse nella loro capacità di produrre, a dosi infinitesimali ed in individui sani, sintomi simili a quelli osservati nelle persone affette da patologie spontanee.

Nasce intorno al 1790 la così detta “Legge dei Simili” o “similia similibus curentur” che rappresenta la base della Omeopatia.

Per dirla col l’Autore:” Per guarire certe affezioni croniche si devono cercare dei rimedi che provochino ordinariamente nell’organismo umano, una malattia simile e la più simile che sia possibile”.

Immenso è il lavoro svolto da Hahnemann nei  venti anni che separano le sue intuizioni  relative alla legge dei simili, dalla prima pubblicazione dell’Organon.

La sperimentazione  dei vari rimedi prende il nome tedesco di “Prufung” mentre si definiscono “Proving” i singoli test sperimentali come sappiamo fatti su soggetti sani a cui venivano fornite sostanze note ma previa progressiva diluizione  e dinamizzazione ( altrimenti dette potentizzate), secondo i dettami di Hahnemann stesso.

Nel 63 e 64 Hahnemann spiega l’effetto terapeutico primario consiste nel potere medicamentoso delle sostanze omeopatiche cosi’ ottenute (Potentizzazione) ed adeguatamente utilizzate (Individualizzazione), capaci dunque di ripristinare l’assetto energetico di un organismo malato cedendo l’energia medicamentosa, potente e dinamica, alla E.V. (Energia Vitale), che viene cosi’ corroborata fino ad essere riportata al massimo valore possibile, allontanando quindi i sintomi di malattia.

La malattia è quindi per Hahnemann lo stato di perturbazione energetico vitale.

Hahnemann formalizza il dinamismo dei Rimedi usando queste parole: ” Costretta ad assumere in se’ le impressioni della potenza artificiale agente dall’esterno ed a modificare il suo stato“.

L’Omeopatia fa parte infatti delle medicine energetiche, ossia di quelle discipline terapeutiche che si basano sulla cosiddetta “Forza o Energia Vitale“, concetto questo gia’ postulato da Ippocrate, che la definisce Physis e contestualizza nell’espressione “Vis Medicatrix Naturae“. Hahnemann definira’ l’E.V. “Dynamis” conferendole sia il concetto quantitativo che quello dinamico di duttilita’. Nel 9 dell’Organon, Hahnemann dice: ” Nello stato di salute dell’uomo la Forza Vitale, vivificatrice e misteriosa, domina in modo assoluto e dinamico il corpo materiale e tiene tutte le sue parti in meravigliosa attivita’ armonica di sensi ed attivita’, in modo che il nostro intelletto ragionevole si possa servire liberamente di questo strumento sano e vitale per gli scopi superiori della nostra esistenza“.

Nel 12 Hahnemann ribadisce: “Unica la forza vitale morbosamente perturbata provoca la malattia, in modo che le manifestazioni di malattia percettibili dai nostri sensi, come pure tutte le alterazioni interne, esprimono la perturbazione totale morbosa del principio dinamico e rappresentano tutta la malattia”.

Dobbiamo ricordarci che per Hahnemann le malattie sono l’espressione esterna e manifesta dell’interferenza delle varie noxe patogene sulla E.V. , il che comporta un’alterazione di tale riverbero energetico,  a cui seguono delle alterazioni che si riflettono sullo stato psichico e fisico del malato.

I sintomi divengono quindi non i segni di malattia, ma il “rumore di lotta”, di reazione e ripristino omeostatico. I sintomi provocati dall’ingerenza delle noxe patogene saranno ogni volta caratteristici ed individuali, perche’ funzione sia dello stato energetico del momento, quindi della capacita’ reattiva, che dell’entita’ dell’insulto. La filosofia omeopatica e’ quella di curare non la malattia nella sua specificita’ di reazione e nella sua globalita’. La prescrizione deve quindi essere accuratamente individualizzata e far seguito ad un’accurata anamnesi atta ad evidenziare un quadro patogenetico il piu’ possibilmente speculare al quadro clinico del soggetto in esame.

Tutti gli autori piu’ blasonati sono concordi con il Maestro nel ribadire che, nella scelta terapeutica, sono di maggior importanza i sintomi veramente caratteristici, ovvero quelli definibili “veramente omiopatici al caso” e quelli mentali.

Hahnemann afferma:” In ogni condizione di malattia lo stato d’animo del paziente costituisce uno dei sintomi importanti che va sempre  rilevato per poter fare il quadro fedele del male e conseguentemente poterlo guarire con la cura omeopatica. Tale cosa è tanto importante nella scelta del medicamento che spesso lo stato d’animo del paziente è decisivo perché rappresenta un sintomo preciso e caratteristico che meno di qualsiasi altro può sfuggire all’osservazione del medico attento”.

T.P. Paschero afferma a tal proposito:” Proprio nella peculiarità delle relazioni del malato con le cose e gli uomini, l’Omeopata trova i sintomi mentali per la prescrizione del simillimum, sintomi che rivelano il problema veramente umano, l’espressione dell’essere umano in sé , ciò che esiste di più umano nell’uomo.”

In un articolo del 1912 J.T. Kent afferma:” Quando si sono verificati dei cambiamenti patologici nei tessuti … allora i sintomi del paziente sui quali dovrebbe basarsi la prescrizione sono scomparsi e i sintomi presenti al momento dell’osservazione sono i sintomi della malattia”.

Anche D.Demarque concorda sull’assunto che la sola conoscenza della patologia classica non sia sufficiente e conferisce importanza e spazio ai riscontri anatomo-patologici e diagnostici che completano giustamente lo studio del paziente.

Pierre Schmidt, responsabile tra l’altro della revisione della 6° stesura dell’Organon, sembra concludere questa diatriba affermando che:” Nonostante l’omeopatia abbia il dovere di distinguere i segni patognomonici, che descivono la malattia, dai sintomi individuali che caratterizzano il malato, non è detto che quest’ultimi debbano essere per forza solo i sintomi anamnestici o che non possano essere rilevati anche attraverso un esame obbiettivo, magari strumentale, ciò a dire con una estensione degli altri tre sensi oltre l’udito”.

“L’aderenza esclusiva alla tecnica repertoriale e la tendenza a considerare il dato anatomo-patologico come una formalità indispensabile semmai per la prognosi, ma senza alcun interesse per il trattamento omeopatico , tende a creare una cesura incolmabile fra l’Omeopatia e il progresso delle scienze mediche” (Carlo Poggiali. Modernità di Hahnemann: Hahnemann eterodosso).

P.Bellavite e A.Signorini, autori del testo: “Fondamenti teorici e sperimentali della Medicina Omeopatica”, sono dei Medici Universitari che si sono aperti all’Omeopatia, mostrando severita’ scientifica e giusta curiosita’ verso questa “Cenerentola” della medicina, negletta dalla Cultura Accademica, per l’indimostrabilita’ certa del meccanismo d’azione di queste deconcentrazioni omeopatiche, che da oltre due secoli sfidano le “Leggi del Sapere”.

Manca in parole povere la prova certa, ovvero il  “revolver fumante” della letteratura gialla.

Nel testo degli autori sopramenzionati si legge:

“Nel complesso la sperimentazione di laboratorio che, aggiungendosi a quelle più tradizionali (Prufung), ma più difficilmente controllabili della pratica clinica, consentono di formulare alcune interessanti conclusioni:

I vari Studi sembrano confermare l’esistenza di un’attività biologica dimostrabile, di farmaci in medie ed alte diluizioni, preparate secondo le metodiche omeopatiche;

Pare di poter cogliere in molti casi una certa coerenza tra le ipotesi di partenza basate sull’esperienza ed il ragionamento omeopatico ed i risultati ottenuti negli animali, nell’uomo sano e negli esperimenti in vitro.                                                                      Una certa sostanza farmacologicamente attiva quando viene testata in soluzioni altamente diluite sembra reagire specificamente con lo stesso sistema biologico con cui reagisce la sostanza non diluita.

Il Rimedio omeopatico sarebbe quindi dotato di un tropismo biologico nei confronti di specifici sistemi recettoriali. Si può pertanto ipotizzare, anche se in maniera speculativa, che il segnale veicolato dalla soluzione altamente diluita sia riconosciuto specificatamente dal sistema bersaglio ed elaborato in modo particolare;

La reazione alle alte diluizioni è spesso opposta a quella osservata a basse diluizioni. Bisogna comunque precisare che tale inversione d’effetto non è una costante, quindi non deve essere considerata una regola universale d’azione del farmaco omeopatico, bensì una possibilità che si realizza quando sussistono adatte condizioni di reattività del sistema testato;

A causa delle incertezze sulla reale natura del farmaco omeopatico, le ricerche di laboratorio hanno contribuito ancora poco a chiarire il suo meccanismo d’azione.

Con tutte queste osservazioni e critiche, usciamo concretamente dalla rigida impostazione dottrinaria hahnemanniana, ma non certo da quel rigore professionale e scientifico che il medico sassone ci ha mostrato ed insegnato. Hahnemann e’ di fatto considerato il primo vero e grande sperimentatore della storia della medicina grazie al lavoro svolto nella messa a punto della sperimentazione patogenetica (Prufung), che si concretizzo’ nella prima iniziale “Materia Medica”, ovvero una densa ed accurata raccolta di dati che, ancora oggi, a distanza di circa due secoli, rappresenta il punto di riferimento per migliaia di medici omeopati sparsi in ogni parte del mondo.

Inoltre, parte delle osservazioni critiche degli Autori sopracitati, sfumano e svaniscono da se’, se ben si comprende la profondita’ della concezione della teoria miasmatica.

Ricordiamoci inoltre come G.H.G. Jahr, il fedele allievo che aveva seguito Hahnemann a Parigi, puntualizzi che:” Il colpo d’occhio più rapido sulla sua MM, può mostrarci come sotto il titolo di semplici sintomi, Egli abbia annotato con costanza , non solo quei disturbi funzionali o sensoriali che poteva osservare con certezza, ma anche le lesioni organiche come infiammazione, congestione, rammollimento, suppurazione, indurimento, stato scirroso o canceroso, delle labbra, del laringe, degli occhi…..”!.

***

Parlando dell’individualizzazione della prescrizione abbiamo sottolineato l’importanza dell’unicita’ terapeutica.

L’Omeopatia classica ed  hahnemanniana è quindi unicista!

La prescrizione segue un’attenta osservazione del caso clinico per cogliere nella, totalità sintomatica, la specificità reattiva del soggetto alla noxa patogena che lo ha colpito, fiaccandone l’energia interiore, immateriale quanto spirituale.

La scelta unicistica prevede la prescrizione di  un solo rimedio per volta, magari in successione temporale (spesso indispensabile nella Psora) comunque sempre ordinata dagli stessi principi dottrinali, sopra elencati.

L’evoluzione del pensiero del Maestro ci porta progressivamente nel nucleo più hahnemanniano della dottrina omeopatico , ovvero  al concetto dei così detti Miasmi .

Dopo 20 anni circa di attività medica basata sulla legge della similitudine,  Hahnemann osserva il ripetersi troppo frequente di ricadute o nuove malattie in quei soggetti che aveva rigorosamente curati ed apparentemente guariti,  ma solo momentaneamente.

Come poteva spiegarsi tutto ciò?

Dalla revisione anamnestica  dei casi trattati emergeva che in ogni caso da Lui preso in esame si ritrovava sempre ed in tutti i casi, un “modo” reattivo specifico e costante.

Hahnemann pensò quindi che alla base di ogni episodio, solo apparentemente autonomo, vi fossero di fatto tre malattie sottostanti , primarie, antecedenti e croniche che chiamò appunto Miasmi.  (meglio, come vedremo,  Stati Miasmatici).

Il termine Miasma deriva dal verbo greco mo-miasmai,  miasmein (perf . miaìnò) , che significa  contaminare,  insudiciare (sporco appiccicoso…).

Quasi un concetto manzoniano di unto-untore,  che ci porta a vedere, nel concetto di contagio, l’identità e modalità dell’ azione delle noxe patogene varie che aggrediscono la E.V.

La  conseguenza  principale dell’aggressione, come abbiamo già accennato, è l’ indebolimento della E.V, a cui segue lo stato di  malattia, quale espressione concretizzata dai sintomi clinici,  non di passività , ma di  reattività e lotta dinamica.

In tale lotta i Rimedi intervengono quale energia curativa per accelerare ed ottimizzare la lotta reattiva e riparativa spontanea, secondo i concetti ippocratici della “vis medicatrix naturae” , principi sui quali Hahnemann basa la sua nuova medicina od Omeopatia.

Visto che nella  filosofia omeopatica bisogna parlare d’interazione tra le noxe patogene  e l’ E.V. vivificatrice,  a cui segue la lotta reattiva sopramenzionata che, con la sua specificità, etichetta e caratterizza il malato, sembra quindi più corretto  parlare di “Stati Miasmatici” piuttosto che di miasmi,  perché il concetto di “stato”, sottolinea meglio questo divenire dinamico e reattivo.

Per Hahnemann nell’ammalarsi  dell’uomo non hanno importanza prioritaria gli agenti patogeni vari quanto la risposta individuale , questa infatti caratterizza l’impronta o lo stato miasmatico del soggetto che condiziona e modula la E.V. stessa, predisponendola verso alcune malattie e conferendo comunque un’impronta caratteristica alle varie patologie contratte.

I Miasmi,  quali discrasie acquisite a seguito del contagio specifico, non sono delle malattie vere e proprie bensì il fondamento dinamico delle varie malattie cliniche secondarie.

I Miasmi sono tre: Psora, Sicosi e Syphilis.

Nel primo caso il contagio miasmatico è di tipo cutaneo, nel secondo e terzo di tipo venereo.

Bisogna precisare che non tutti i miasmi (noxe patogene) possono conferire la reazione miasmatica accennata,  che si verifica solo a condizione che il contagio miasmatico sia caratteristico e tale da interagire e modificare energicamente con l’economia dell’individuo, interferendo significamene con la Dynamis.

In altre parole non tutte le blenorragie possono innescare lo “stato miasmatico sicotico” ma solamente quelle caratterizzate da scoli reattivi copiosi e densi, associati a proliferazioni condilomatose e stato anemico, espressione il tutto, di un forte interessamento della Dynamis. Lo stato miasmatico designa la modulazione patologica, quanto reattiva, della E.V. dell’organismo,  che può avvenire in tre direzioni:

Psora: come inibizione, difetto, reazione di tipo ipo;

Sicosi: come eccesso, espansione, reazione di tipo iper;

Syphilis: come perversione, distruzione, reazione di tipo dis.

La PSORA ha come nucleo reattivo manifestazioni cutanee polimorfe, transitorie e caratteristicamente pruriginose quanto alternate con sintomi psichici ed organici.

La SICOSI colpisce la totalità della persona e si manifesta caratteristicamente con proliferazioni tumorali e scoli densi ed insistenti, colpendo le mucose in genere e quelle del tratto uro-genitale in modo caratteristico.

La SYPHILIS interessa l’economia generale in maniera decisamente pesante. La bandiera o cartina di tornasole della circostanza è data da sanguinamenti ed ulcere a cui seguono riparazioni sclerotiche.

I miasmi hahnemanniani, intesi come “fondamento reattivo”, corrispondono secondo P.Paschero alla perturbazione delle tre funzioni vitali per eccellenza:

eccitazione, inibizione, disfunzione.

Nella Psora assistiamo quindi un’esaltazione dell’eccitazione, intesa quale reazione dello stimolo difensivo e che giustifica lo stato reattivo e funzionale, comunque non lesionale.

Nella Sicosi troviamo invece una tendenza compensatoria ed accrescitiva atta alla proliferazione degenerativa, espressione della disfunzione reattiva impressa alla E.V. da tale Miasma.

Nella Syphilis si contempla una tendenza reattiva diminutiva atta e responsabile della restrizione, sia fisica che mentale, di questo Miasma (sclerosi post ulcerativa- demenza).

Nei miasmi venerei riscontriamo profondi mutamenti organici e mentali perché, come puntualizza Paschero, vi sarebbe la tendenza a fissare il meccanismo difensivo di inibizione-disfunzione sugli organi bersaglio fino a creare sia una patologia organica che delle forme morbose tangibili, evolutive e proprie di detti stati miasmatici.

***

La Psora è il Miasma primario e principale, quello da cui derivano tutte le malattie e senza il quale non potrebbero esistere gli altri due Miasmi, quindi nessuna malattia.

Ricordiamo che Psora deriva dal termine greco psora, scabbia e dal verbo psao, grattare, che a loro volta derivano dall’ebraico tsorat che significa scanalatura, difetto, rotture od imperfezione… quindi un concetto più profondo del termine greco che limita alla pelle la sua bandiera esistenziale.

Hahnemann al §41 del testo “le Malattie Croniche” dice: ” E’ la Psora quella malattia cronico- miasmatica, generalissima, perniciosissima eppure più di tutte disconosciuta, la quale da molte migliaia di anni ha deformato(tsorat!) e tormentato i popoli, ma dagli ultimi secoli è diventata la madre di tutte le migliaia di mali incredibilmente diversi …

Hahnemann osserva infatti, nella sua ricostruzione lungo i secoli, che la Psora (primaria) ha subito una progressiva trasformazione ed aggravamento tanto da trasformarsi nel tempo , da una manifestazione prettamente cutanea e superficiale , in una forma( manifesta) centripeta e sempre più minacciosa.

L’aggravamento progressivo è per l’Autore secondario all’atteggiamento curativo che mitigando le manifestazioni esterne comporta di conseguenza  un progressivo aggravamento interno nelle popolazioni (nei secoli) e nel singolo.

Per Scaricare l’intero documento: Dottrina Hahnemanniana

33 commenti su “1 NOZIONI DI OMEOPATIA”

  1. Mio figlio ha 10 anni e soffre di bronchiti con formazioni di catarro molto elevato spesso. Ha diverse allergie a pollini,acari e gatto . Lei mi potrebbe aiutare ad alleviare questo problema visto che spesso è costretto a prendere antibiotici e cortisone? La ringrazio

  2. Gent.ma Marina,

    mi sento di poterle suggerire l’uso di Kalium Bicromicum, 9CH,
    della ditta Cemon, 4 granuli mattina e sera, da sciogliere sotto la lingua.
    Mi faccia sapere tra 2-3 settimane, come procede.

    Saluti

    S.C

  3. Salve dottore, ho un leggero alone scuro sul mento arrivato in seguito a vari scrub forse troppo aggressivi. Può aiutarmi l’omeopatia in questo caso? La prego mi risponda. Grazie mille.

  4. Buona sera dottore sono la mamma di un bambino di 8 anni leggermente allergico alle punture di zanzare: si gratta in continuazione e di anno in anno si porta dietro i segni delle scorticature. Che ne pensa di ledum palustre? In che dose me lo consiglia?! Grazie

  5. Che dirle di serio senza conoscere il “cucciolo”!
    Preferirei optare per Sulfur, se il quadro generale lo confermasse

    Saluti

    S.C

  6. Direi di si.
    Non saprei quale rimedio consigliarle su una presentazione e conoscenza di lei
    veramente minimale.
    Se passa da Firenze cerco di aiutarla seriamente

    Cordialmente
    S.C

  7. Salve dott io non la conosco mi chiamo Emanuela la mia bimba di 6 anni è in ospedale per la terza volta di seguito con vomito e dissenteria ma a iniziato a star male dal venerdì di Pasqua …mi dicono gastrointerite poi rottavirus e intanto mia figlia sta male e non so che santo chiamare o visto dei numeri di tel qui posso chiamare ??noi abitiamo in veneto saluti da Emanuela grazie

  8. Certamente ci possiamo sentire telefonicamente per chiarire meglio il caso.

    S.C

  9. salve.ho 68anni
    da sempre ansiogena.ho avuto vari episodi attacchi panico..pseudo esaurim.extrasistolr.diciamo che al minimo urto..acchiappo qualche affezionr.stavolta piu dura a guarire.
    una sorta di colite gastrite..dolore flessura sx..sotto ombelico.scariche certi gg.feci poco formate con alone giallastro.ho fatto eco addome tutto normale.esami sangue compresa calprot. asma. anca..pcr..ferritina..ricerca sangue occulto.niente.tutto normalissimo
    preoccupata ho fatto ricerca amilasi lipasi CEA.
    aspetto ancora il responso
    Il medico dice che non ho nulla dagli esami.allora..perche ho aria che gira in pancia?
    sto assumendo debridat.entetolactis.
    grazie.
    paola

  10. Buongiorno dottore. Ho un nipotino di sette anni. Molto attaccato alla madre. Ha difficoltà a scuola, problemi leggere e scrivere. Mangia poco. Non assaggia mai un cibo nuovo. Es: mangia tonno x 20 giorni sia pranzo che cena. Prosciutto cotto e al massimo petto di pollo. Sono i tre cibi che lui conosce. Non c’è verso di fargli assaggiare niente di diverso. Gli hanno diagnosticato BORDER LINE COGNITTIVO. leggendo i suoi articoli su silicea mi si è aperto il cuore. Può aiutarmi x piacere? La ringrazio infinitamente. Non mi posso permettere di venire da lei. Grazie sonia

  11. Carissima Paola,

    il suo sembra un tipico caso da Omeopata, ovvero di applicare una strategia
    terapeutica olistica che miri alle cause per eliminarne i sintomi secondari e reattivi.
    Se non può venire a Firenze cerchi un omeopata unicista vicino a lei.

    Probabilmente il Rimedio Phosphorus potrebbe aiutarla ma vorrei conoscerla meglio
    per esser certo.

    Saluti

    S.C

  12. Come avrebbe risposti Hahnemann: tuto, cite ed iucunde !
    Più di Silicea, potrebbe esser utile Baryum Carbonicum .

    Saluti

    S.C

  13. Buongiorno dottore,
    ho una protesi all’anca cosiddetta metallo-metallo impiantata nel 2010. Da un controllo del sangue è emerso che è presente il cromo
    con valore 3 su 0,5 e cobalto con valore 8 su 1. Mi può aiutare ad eliminare questi metalli pesanti dall’organismo ???
    Grazie mille e la saluto
    Papu

  14. La prima cosa da fare è usare la Zeolite, 2cpr al dì per 1 mese, ripetendo
    gli esami ematochimici.
    In un secondo momento parleremo di Cobaltum met. diluito omeopaticamente
    che ha il significato di drenare l’eccesso di cobalto.
    Poi vedremo

    Saluti

    S.C
    .

  15. Salve dottore ho una colite ulcerosa che mi consiglia?se la sentirebbe di curarmi abito in provincia di Viterbo

  16. Buonasera dottore , le volevo chiedere se lei trattava patologie come ansia e depressione . io sofro da 4 anni e prendo degli ansiolitici . volevo sapere se lei trattava queste patologie .

  17. Buonasera,

    soffro da qualche anno di attacchi di ansia e di panico improvvisi. Negli ultimi tempi un pò di piu. perche sono una persona che somatizza.
    La mia mente mi dice: hai l’ansia ecccc e così i miei pensieri si concentrano su quello e vado dietro al sintomo.
    ho sempre paura di avere attacchi di ansia e mi domando se e quando mi prendera’ durante la giornata. vivo in funzione di quella. ci sono rimedi omeopatici che possono aiutarmi?

  18. Come a tutti/e mi sforzo di farVi capire che la cura omeopatica va fatta e scelta su misura.
    Bisogna conoscere bene il soggetto per azzardare una strategia veramente omeopatica.
    I Rimedio Ignatia potrebbe darle un giovamento ma non è detto che sia questa la scelta per Lei.

    Cordialmente

    S.C

  19. Gent.ma Arianna,

    mi dispiace darle solo ora una risposta positiva ma più problemi mi
    hanno allontanato dal servizio e-mail.
    Sarei orgoglioso e felice di conoscerla.

    Cordialmente

    S.C

  20. Buongiorno dottore,
    Mi è stato diagnosticato il.morbo di crohn tre anni fa, a 27 anni. Ho fatto operazione, esami perfetti ma i sintomi per me “invalidanti” rimangono: urgenza al mattino con andata in bagno una due volte quasi obbligatorie, feci molli e gonfiore serale. Raramente ho stitichezza e questo mi porta sensazione di costipazione. Sono una persona emotiva e direi piuttosto ansiosa, sto cercando di capire come spezzare il circolo vizioso. Saprebbe darmi qualche indicazione? Vengo da Torino. La ringrazio molto.

  21. Buongiorno dottore, sono ammalato di fibromialgia da tantissimi anni .Vorrei approfittare della sua competenza .Essendo da sempre appassionato di cosidette medicine alternative , tanti anni fa , non ricordo ne quando ne come mi è passato fra le mani un medicinale omeopatico, Homeopharm TH2 .Avendo problemi con un orecchio che s’infiammava costantemente (risolto poi grazie ad un Osteopata), ho cominciato a prendere il medicinale di cui sopra .Mi è parso dopo poco che avesse degli effetti su di me ma ho continuato a prenderlo .Quello che le chiedo è, potrebbe questo aver causato nel mio organismo la perdita dell’equilibrio del mio sistema immunitario e quindi scatenato la fibromialgia ?

  22. Homeopharm TH2 non è un Rimedio Omeopatico ma bensì un composto dinamizzato secondo la Dottrina Omeopatica, con più Rimedi.
    Non amo quest’approccio omeotossicologico e non sono certo nel darle una risposta certa.
    Indubbiamente i composti peggiorano l’entropia del soggetto.

    Cordialmente

    S.C

  23. Gent.ma Chiara,

    “il vil budello” per dirla con Dante, deve essere curato con i Rimedi adatti a sanare lo stato psichico.
    Talora è stato utile Argentum Nitricum, come anche Colocynthis, ma la individualizzazione non è fattibile se non
    previa conoscenza adeguata della persona in esame.

    Saluti

    S.C

  24. Buongiorno, ho 65 anni e mi curo con omeopatia da decenni, ma sinceramente mentre ho avuto sempre dei grandi risultati dagli omotossicologici (heel/reckeweg/lehning) non ho mai invece avuto sigificativi benefici dagli unitari. Forse l’omeopata non ha mai trovato il “tipo” giusto. Comunque ottime informazioni sul suo sito. Saluti

  25. La soppressione dei sintomi non equivale alla guarigione.
    posso pensare che non sia mai stato scelto il rimedio veramente omeopatico al suo caso.
    Non è facile curare omeopaticamente superando i sintomi di malattia per trovare il Rimedio del
    malato nella sua globalità.

    Saluti

  26. Buonasera, sono 20 anni che soffro di reflusso esofageo, dalla gastroscopia emerge solo una piccola ernia iatale e cardias beante.
    Mi sto curando con la medicina tradizionale ma con poco successo. Il mio reflusso è causato principalmente dal mio carattere emotivo e ansioso. Cosa mi consiglia .. da dove potrei iniziare con L omeopatia?
    Grazie

  27. Daniela cara,

    mi convenga che sarebbe utile conoscerla per fare una omeopatia degna.
    Sulfur 9CH ed Ignatia 30Ch, alternati sono il mio suggerimento iniziale.
    Saluti

  28. Buona sera dottore,
    Lei è in grado di curare il morbo di crohn?
    Sto facendo punture ogni 15 giorni ma nessun miglioramento lei potrebbe aiutarmi?
    Saluti

  29. Salve dottore,

    Vorrei informarmi se per caso fa anche delle cure per disturbi mentali nei adolescenti. Rimanendo in attesa di sua cortese risposta.

  30. Certamente.
    Sentiamoci telefonicamente al n 3355350383 la sera dalle 20 alle 21.00
    Saluti
    Stefano Ciappi

  31. Si.
    Mi chiami la sera dalle 20 alle 21.00 al n.3355350383.

    Saluti

    Stefano Ciappi

  32. La cura omeopatica è personale, non si cura la malattia ma la persona nella sua globalità.

    Stefano Ciappi

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